"Orti insorti" venerdì al Festival AmbientAzioni - Arci Padova

“Orti insorti” venerdì al Festival AmbientAzioni

orti insorti 01Venerdì 10 settembre alle 21.45, per il Festival AmbientAzioni, ai Carichi Estivi va in scena: “Orti insorti”, spettacolo scritto e raccontato da Elena Guerrini.

Lo spettacolo verrà preceduto alle 21.15 da una breve presentazione dell’associazione Biorekk sul tema “Agricoltura Industriale o Biologica?” a cui seguirà una degustazione gratuita di prodotti biologici.

Continua anche l’Angolo del baratto: lo spazio dello scambio libero, ecologico e gratuito.

Per info 049-8805533 –  padova@arci.it

Per prenotazioni 346/5052493

Serata a ingresso libero e gratuito!


ORTI INSORTI

Scritto e raccontato da Elena Guerrini
Musica dal vivo: Davide Orlando all’organetto
Tra ricordi del nonno contadino che insegnava a contare da zero a cento ai mezzadri, storie paesane, ricette di antiche merende, bicchieri di vino rosso, barzellette, canzoni degli anni settanta, bestemmie e riflessioni sulla coltivazione di un orto come esperimento di costanza e pazienza; Elena Guerrini ci accompagnerà in un viaggio a contatto con la nostra terra.

L’attrice canta, ride, incanta e diverte col suo colorito umorismo toscano, ma, soprattutto fa riflettere, parlandoci della natura che fu, di locale e globale, della scomparsa delle api, dei semi fatti in casa e scambiati tra ortolani e di quelli ibridi, brevettati e venduti dalle multinazionali dell’ agribusiness, del seme terminator della Monsanto e delle coltivazioni geneticamente modificate. Dei nani da giardino e delle strade bianche, delle autostrade che sono dove c’erano i poderi e dei suv che invadono le campagne, delle lotte contadine e della profonda trasformazione dell’agricoltura. Ci presenterà i maestri che ha incontrato in questo viaggio: parlerà di Fukuoka, il saggio giapponese teorico della coltura della non azione, dei giardinieri rivoluzionari, di Pompilio che all’età di ottantatre anni piantava gli ulivi in Maremma, di Pasolini e della fine della civiltà contadina, di Vandana Shiva e del movimento Navdanya in India, e di Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino.
Ironia e racconto, poesia che si alterna a un linguaggio popolare con l’attrice contadina, che condurrà lo spettatore, come in un gioco, in un labirinto di piante e parole. Quando e come è meglio seminare il basilico? Aveva ragione il nonno, o il manuale L’orto perfetto in 7 giorni, o la Ines, la vicina, che dice che la luna deve essere sempre calante e i semi coperti, o le formiche che dei semi di basilico han fatto il loro cibo? Un piacevole momento per riannodare il legame spezzato con la natura, riflettere su come rispettare l’ambiente, inquinare un po’ meno e coltivare ciò che mangiamo.

«Orti Insorti è uno spettacolo sulle memorie della nostra civiltà contadina nato da una ricerca sui ricordi del mi’ nonno che era mezzadro. Foto vecchie, storie, sogni, visioni, ricordi, finzioni, fantasie, memorie, barzellette, canzoni degli anni ’70, bestemmie, racconti e personaggi di paese, alcune cose sono successe davvero, altre succederanno… Una riflessione sul significato di progresso e sviluppo.»
Elena Guerrini

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